ROMA. 17 NOV. Ieri ad 87 anni è morto Nando Gazzolo, grande protagonista dello spettacolo italiano. Il grande attore di teatro nonché doppiatore e protagonista di sceneggiati televisivi, era noto al pubblico per la sua voce inconfondibile, voce che aveva dato nel suo intenso lavoro di doppiaggio cinematografico anche a David Niven, Michael Caine, Frank Sinatra, Yul Brynner, Marlon Brando, Robert Duvall, Donald Sutherland, Laurence Olivier, Clint Eastwood.
Savonese era nato il 16 ottobre del 1928 in una “famiglia d’arte”, il padre era anch’egli un attore e doppiatore, mentre la madre Aida Ottaviani era un’annunciatrice radiofonica.
Esordì giovanissimo alla radio, ma il successo arriva nel 1951 con l’Antonio e Cleopatra allestito da Renzo Ricci, confermato nel 1954 dal ruolo di Orazio nell’Amleto portato in scena da Gassman e Squarzina con il Teatro d’Arte Italiano. Negli anni sessanta intraprende una brillante carriera televisiva che gli consente di conquistare una grande popolarità grazie a sceneggiati come Capitan Fracassa (1958), La cittadella(1964) e La fiera della vanità (1967), tutti diretti da Anton Giulio Majano, ai quali si aggiungono – fra gli altri – la fortunata serie italiana su Sherlock Holmes della quale è protagonista (1968), IBuddenbrook (1971), L’ultimo dei Baskerville (1968), La valle della paura (1968), Casa Cecilia (1982) fino all’ultimo Casa Famiglia 2 (2003).
Nel 1963 è la voce narrante di Il mulino del Po, lo sceneggiato televisivo di Sandro Bolchi e nello stesso anno partecipa alla rassegna canora Un disco per l’estate.
Ma la sua popolarità come per altri attori di teatro arriva quando viene ingaggiato dall’Amaretto di Saronno per lo spot di Carosello che andò in onda per anni. Gazzolo ha comunque continuato a lavorare in teatro fino al 2007.
FRANCESCA CAMPONERO
Leggi l’articolo originale: Addio alla voce più bella di Carosello