
ALESSANDRIA. 27 MAR. Scegliere un’assicurazione sugli infortuni e/o sulla vita non è sempre semplice. Si devono prendere un considerazione una serie di fattori e di parametri tra i quali, in particolare, quello dei costi. Le informazioni provenienti dall’elaborazione dati effettuate da alcuni influenti siti comparatori, tra i quali il sito Facile.it mettono in evidenza come il costo medio di una polizza vita e infortuni si aggiri intorno ai 415 euro all’anno. Non si tratta di una cifra molto elevata, ma va considerato che si tratta di valori medi, per cui non deve meravigliare se alcune compagnie assicurative chiedono prezzi molto più elevati. D’altro canto, come viene evidenziato anche su Qualeconviene.it, i parametri utilizzati per valutare tali costi sono ben definiti, ossia prevedono caratteristiche specifiche dei richiedenti che sono solitamente di età media, non fumatori e impiegati in lavori non rischiosi. I costi, infatti, possono aumentare se la persona che fa richiesta di assicurazione fuma, se è già più avanti con gli anni o se svolge un lavoro che comporta dei rischi. Infine, va specificato che il valore di 415 euro deriva da una somma di due differenti assicurazioni, ossia quella legata agli infortuni di lieve entità e quella legata ai casi di invalidità permanente o morte. Chi sceglie una polizza che copra i soli infortuni di piccola entità, come rottura di un braccio o ricovero per piccole operazioni, può vedere la sua spesa non superare i 115 euro annui.
Per quanti invece vogliono assicurarsi solo contro i casi di infortuni gravi, che porterebbero a casi di invalidità permanente o addirittura di decesso, la somma calcolata sarebbe compresa tra i 300 e i 350 euro all’anno.
I bassi costi di questo tipo di assicurazioni viene spesso preso in considerazione dalle aziende che, per garantire una maggiore sicurezza ai propri dipendenti, si fa carico del pagamento della polizza assicurativa. Si tratta di una scelta che permette al dipendente di ottenere un vero e proprio benefit, visto che permette non solo al dipendente aziendale ma in molti casi anche a tutti i componenti del suo nucleo famigliare di essere coperti da particolari condizioni. A seconda del tipo di polizza, infatti, anche i figli e il coniuge del dipendente può avere condizioni favorevoli in caso di necessità di strutture sanitarie private. Come si può immaginare, questa lungimiranza nella protezione della salute dei dipendenti non è caratteristica di tutte le aziende ma solo di alcune. Allo stesso modo, anche per quanto riguarda i privati sono ancora in molti quelli che non sono in grado di approfittare delle ottime condizioni di molte compagnie che offrono assicurazioni infortuni e vita molto convenienti.
I dati relativi alle stipule di polizze di assicurazione vita e infortuni, comunemente indicate anche come polizze sanitarie o polizze sulla salute, indicano anche un altro dato molto interessante. Sempre facendo riferimento al 2016, è stato evidenziata una ben precisa tendenza, ossia una maggiore richiesta di polizze salute da parte di alcune regioni rispetto alle altre. Così, se da un lato il Lazio, la Lombardia e la Liguria si distinguono per il maggior numero di polizze infortuni e vita stipulate, sia da privati che da aziende, dall’altro lato le regioni del sud Italia sembrano non comprendere l’importanza di questo strumento di protezione per le famiglie di quanti, per disgrazia, si trovano a dover restare invalidi per tutta la vita o a morire, sia sul posto di lavoro che in incidenti extra-professionali. D’altro canto, i costi assolutamente accessibili rappresenterebbero un grosso incentivo a questo tipo di assicurazione.
Un altro importante fattore da mettere in evidenza è come queste polizze rappresentino un vero e proprio benefit per quanti le stipulano. Naturalmente, è importante riconoscere per bene le differenze tra i diversi tipi di polizza e comprendere come i costi varino a seconda delle caratteristiche e del tipo di lavoro del richiedente. Si potranno quindi stipulare polizze infortuni, ossia assicurazione che coprono eventi infortunistici meno gravi, come fratture o ricoveri, oppure polizze vita che assicurano una copertura finanziaria in caso di invalidità permanente o morte. In quest’ultimo caso saranno le persone indicate nella polizza, solitamente i famigliari, ad avere diritto alla riscossione del premio assicurativo.