

CUNEO. 7 MAR. Erano circa le 14.50 di ieri quando una bufera di vento si è abbattuta tra Monregalese e Cuneese con raffiche fino a 130 km/h.
In strada sono volate tegole e lamiere, colpendo anche alcuni parabrezza delle auto che sono stati sfondati a Cuneo e Borgo San Dalmazzo.
Ci sono stati anche diversi i feriti che sono stati colpiti da detriti e da rami o caduti dalle biciciclette, ma nesuno è grave.
Alberi e rami hanno bloccato i collegamenti stradali nella zona di Peveragno, Chiusa Pesio, Beinette.
Centinaia di sciatori sono stati costretti a tornare a casa dalle piste di Mondolè e Riserva Bianca spazzate dal vento. Mentre in oltre 70 sono rimasti bloccati a causa del vento ha aggrovigliato i cavi di acciaio delle carrucole.
Circa 25 tecnici della Delegazione Mondovì del CNSAS Piemonte – Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese con la collaborazione del Soccorso piste hanno evacuato gli sciatori che si trovavano a bordo dell’impianto della seggiovia Rossa di Prato Nevoso.
Per loro tanto freddo e spavento. Una decina sono stati portati all’ospedale di Mondovì, ma tutti sono in salvo.
Alcuni alberi, cadendo, hanno tranciato i cavi Enel lasciando al buio e al freddo appartamenti e villette a Borgo e Peveragno, dove la frazione di Montefallonio ha registrato i danni maggiori.
Il forte vento ha colpito anche la caserma Vian degli alpini, tra Cuneo e Borgo, scoperchiando i tetti delle palazzine, mentre alcuni alberi cadendo hanno danneggiato un muro di recinzione e le auto dei militari.
Chiusi gli impianti di risalita anche in altre due stazioni sciistiche cuneesi, Artesina e Limone Piemonte.