Negli ultimi giorni un duro scontro si è consumato in seno al Consiglio regionale piemontese, in cui sono stati bocciati tutti gli emendamenti alla legge regionale sul gioco, che intervenivano soprattutto sul distanziometro e sugli orari di funzionamento delle slot.
A margine di quanto verificato, rimane dunque da rispettare l’obbligo del distanziometro anche per quegli esercizi che ospitavano le slot prima dell’entrata in vigore della legge, e rimane così la distanza di 300 metri per i comuni con meno di 5.000 abitanti, contro una proposta di legge di riduzione a 200 metri. Rimane inoltre sostanzialmente intatto l’elenco dei luoghi sensibili, senza lo snellimento che invece era stato proposto con l’emendamento. A proposito di emendamenti bocciati, spicca anche quello contro l’orario frazionato di funzionamento delle slot e quello che invece avrebbe voluto introdurre un tavolo di confronto tra operatori e Asl.
Per quanto concerne l’esito degli ultimi incontri in Consiglio regionale, nel contesto della discussione sulla legge di riordino dell’ordinamento regionale, il Consiglio regionale ha poi provveduto a approvare un emendamento che interviene a modificare la legge antiludopatia di cui alla l. 9/2016, andando così a definire gli obblighi che gli imprenditori del settore dovrebbero applicare sulla questione degli adeguamenti di natura successiva.
Sintetizzando i cambiamenti, il provvedimento stabilisce gli esercenti e i titolari di sale che ospitano macchinari come le slot e le videolottery, siano obbligati a chiudere il proprio esercizio o, in alternativa, trasferirsi in un arco temporale predeterminato, nel caso in cui nei loro pressi sorgano nuovi luoghi “sensibili” entro i limiti del distanziometro fissato dalla legge.
Un obbligo che sembra essere piuttosto stringente e che, evidentemente, non riguarda il mondo online, e in esso i portali di eccellenza come NetBet Italia. Considerato infatti che i luoghi definiti come “sensibili” sono dalle Chiese alle scuole, dai bancomat ai compro oro, il perimetro all’interno del quale poter svolgere lecitamente la propria attività rischia di restringersi e di farsi estremamente delicato. La norma prevede altresì che i titolari di esercizi pubblici, come bar e tabacchi, debbano adeguarsi entro quattro anni dal verificarsi di “tale situazione”, mentre sono più ampi i termini per le sale da gioco e per le sale scommesse, che invece hanno otto anni di tempo per allinearsi alle nuove disposizioni.
Ricordiamo con tale occasione come da circa un anno in Piemonte è già in vigore una legge che prevede come tutti gli esercizi pubblici che non siano in regola con il distanziometro siano costretti a disinstallare dai propri locali le slot, e che ai termini di legge, i titolari degli esercizi che hanno come attività principale la gestione di sale da gioco e sale scommesse, dovranno fare la stessa cosa entro la fine del mese di maggio 2019.
L’emendamento ora passato in Consiglio regionale fa sì che anche le imprese che sono trasferite in una zona lecita, siano indotte a chiudere i locali o trasferirsi di nuovo, nel caso in cui nuovi luoghi sensibili trasformino la zona da permessa a “proibita”.