FESTIVAL NAZIONALE ASTITEATRO37 si snoda intorno a 2 filoni molto precisi e di grande attualità : i profughi e le donne. Delbono lavorerà con alcuni ospiti del Centro di accoglienza astigiano e con loro preparerà l’evento inaugurale del Festival “L’accoglienza CI fa bene”, con Nosa Ugiagbe, Ubong Bernard, Serhat Akbal.
L’accoglienza fa bene recita lo “slogan” del Centro Profughi di Asti – «fa bene a noi prima che a loro» – sottolinea Delbono che proprio su questo concetto costruirà questo evento di apertura del Festival in cui musica – con l’intervento del cantautore Marco Rovelli – parole quelle di Pasolini su tutte – storie, emozioni, si mescoleranno e si fonderanno per dare vita ad un unico grande e poetico racconto.
La programmazione è molto densa e presenta alcune iniziative di grande interesse fra cui segnaliamo la danzatrice-coreografa Olga de Soto con la prima nazionale del suo “Une introduction, sur les traces de La Table Verte”, due mostre di Letizia Battaglia, e la prima nazionale della mostra “Ma mère et les autres” di Delbono presentata a «La Maison Rouge-Fondazione Antoine de Galbert» di Parigi nel settembre 2014, qui ad Asti in prima nazionale.
I visitatori, quaranta persone alla volta, verranno condotti da una guida e dalla voce di Delbono, attraverso un labirinto di tende di plastica, schermi, musica e video e inizieranno un viaggio: un viaggio in cui l’artista li condurrà nel grembo di sua madre e di tutte le madri; ascolteranno le ultime parole di sua madre, incontreranno Bobò, la sedia della sua insonnia, l’ospedale psichiatrico ma anche la sua libertà e gioia, diventeranno lacrime perché diventeranno orfani, senza punti di riferimento, tra realtà e finzione: non si tratta più di guardare il mondo ma di entrarci.
Al Festival altri importanti nomi come Giulia Lazzarini, Monika Bulaj, Igor Pison, Salvino Raco, Teresa Larraga, Galata Mevlevi Ensemble.
FRANCESCA CAMPONERO