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Referendum sulle trivellazioni, seggi aperti

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Fino alle 23 aperti i seggi per il referendum sulle trivellazioni

Fino alle 23 aperti i seggi per il referendum sulle trivellazioni

GENOVA. 17 APR. Aperti questa mattina alle 7 i seggi elettorali per la consultazione sul referendum abrogativo sulla durata delle trivellazioni in mare su cui si esprimeranno oggi circa 47 milioni di italiani.

Il diritto di voto potrà essere esercitato fino a questa sera alle 23.

Perché sia valido alle urne dovrà recarsi il 50 per cento, più uno, degli elettori.

Il corpo elettorale, ripartito negli 8.000 Comuni e nelle 61.562 sezioni elettorali del territorio nazionale, è pari a 46.732.590 elettori, di cui 22.465.001 maschi e 24.267.589 femmine.

A questi elettori vanno aggiunti i 3.898.778 elettori residenti all’estero, di cui 2.029.303 maschi e 1.869.475 femmine, per i quali la modalità ordinaria di espressione del voto è quella per corrispondenza.

Gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto, presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di identità, la tessera elettorale personale a carattere permanente.

Qualora non si rinvenga la propria tessera elettorale o si rilevi che gli spazi per l’apposizione del timbro sono esauriti, si potrà chiedere una nuova tessera agli uffici comunali che, a tal fine, assicureranno l’apertura al pubblico anche oggi, giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle ore 7.00 alle ore 23.00).

Lo scrutinio dei voti inizierà nella stessa giornata di domenica, subito dopo la chiusura delle votazioni.

Si vota sulla proroga delle concessioni per le piattaforme che estraggono metano e petrolio entro 12 miglia marine (22,2 km) dalle coste italiane.

Perché il voto sia valido basta tracciare un segno sul SI o sul NO nell’apposita scheda gialla.

Si tratta di un referendum abrogativo: ci viene chiesto se vogliamo cancellare una legge che c’è già. Si tratta di quel passaggio della legge di stabilità 2015 che permette alle società petrolifere di sfruttare i pozzi di estrazione in mare oltre la naturale scadenza della concessione, fino all’esaurimento del giacimento.

Se il quorum non venisse raggiunto, cioè se non vanno a votare abbastanza elettori, il referendum diventa nullo ed è come se vincesse il ‘no’. Le schede bianche e nulle partecipano al quorum.

Se vince il ‘no’, le compagnie potranno estrarre petrolio o gas finché ne troveranno.

Il sito ufficiale del referendum con gli aggiornamenti: http://elezioni.interno.it

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