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Terra Madre 2016. I piccoli a scuola di biodiversità

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salonegustologo16lnTORINO 8 AGO. Se si è stati piccoli prima del 1986, di sicuro non si ha mai usato questa parola, coniata dall’entomologo Edward Wilson proprio in quell’anno. Ma i bambini di oggi, che dovranno esserne custodi negli anni futuri, sanno che cos’è la “biodiversità”?

Le attività per scuole e famiglie di “Terra Madre Salone del Gusto 2016” a Torino dal 22 al 26 settembre prossimi si pongono l’obiettivo di avvicinare i più piccoli a questo tema perché biodiversità è una parola un po’ difficile, ma il suo significato è semplice: non significa mettere sotto vetro le varietà da preservare, ma agire tutti i giorni per assicurare un futuro rigoglioso al nostro pianeta. I bambini iniziano a farne esperienza fin dalla più tenera età, mangiando frutta e verdura di forme e colori diversi e giocando a riconoscere fiori e foglie degli alberi.

La varietà delle specie viventi è un argomento che interessa tutti, grandi e piccini, perché riguarda la natura, la vita e il futuro del nostro pianeta. Comune a molti, però, è anche la preoccupazione per la sua scomparsa, per la perdita di specie biodiversitalnche continua da decenni indisturbata: Fao, infatti, il 75% delle varietà vegetali è irrimediabilmente perso, come si sta smarrendo il nostro contatto con la

 

“La curiosità dei bambini è sorprendente: sono pronti a imparare tutto e la natura ha moltissimo da insegnare” – dice Andrea Giaccardi (in foto sotto), contadino all’Orto del Pian Bosco di Fossano (Cn), da anni impegnato nelle attività didattiche di Slow Food. A “Terra Madre Salone del Gusto”, è uno dei protagonisti del workshop “Contadino a chi? Incontriamo i mestieri”, in cui i bambini sono guidati alla scoperta dei segreti di mestieri affascinanti ma spesso bistrattati, che tutti i giorni danno vita a un sistema produttivo sostenibile. “La buona notizia – dice Andrea – è che, rispetto a qualche anno fa,  i bambini sono più attenti al cibo e all’agro-ecologia: se ne parla di più e secondo me non è solo una moda, sono argomenti che entrano nei dialoghi quotidiani e anche i bambini lo sentono e sono coinvolti in questo processo culturale”. Gli alunni dialogheranno con Andrea, con un mastro gelataio, un pescivendolo e un torrefattore, perché la loro curiosità sia stimolata sui mestieri che fanno bene alla terra e tutelano, ognuno a modo proprio, la biodiversità delle specie animali e vegetali del mondo.

Per tutelarle al meglio è, però, fondamentale conoscerle: “Il giro del mondo in quattro cereali” è il laboratorio ludico-didattico che racconta ai bambini le storie di Mister Mais, Signor Grano, Mukulu Sorgo e Sensei Riso, e quante varietà esistono al mondo di questi quattro cereali. Poiché il piacere del gioco è il mezzo migliore per imparare, il Borgo Medievale sarà teatro giaccardiandrealn un’avvincente caccia al tesoro, con una tappa per ogni cereale: quale posto migliore per nascondere un indizio sul grano se non il forno del Borgo? E l’acqua del fiume Po, cerealilncui si affaccia il Castello Medievale, non ricorda una risaia?

 

Finita la teoria, si passa a una divertente attività in campo: l’incontro didattico-esperienziale “Seminiamo la biodiversità”, realizzato in collaborazione con Arcoiris, coinvolge i bambini nella semina, insegnando loro a fare l’orto per capire come nasce il cibo che mangiamo ogni giorno. L’attività perfetta per insegnare il valore della lentezza, il rispetto dei propri ritmi e di quelli degli altri, e imparare facendo, perché l’esperienza diretta alimenta e rafforza l’apprendimento.

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Ma la biodiversità non è l’unico tema che “Terra Madre Salone del Gusto” offre ai bambini e ai ragazzi: si possono scopri gli eventi e le iniziative pensate per i visitatori più giovani, dagli incontri didattici, ai laboratori ludici, alle mostre, fino ai workshop e alle presentazioni.

Marcello Di Meglio

Leggi l’articolo originale: Terra Madre 2016. I piccoli a scuola di biodiversità