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Terra Madre 2016. No agli shopper in plastica, si al riciclabile per compost

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terramadresacchettolnTORINO 19 AGO. Nell’ambito di “Seminiamo la biodiversità” di Slow Food, raccontiamo un passo alla volta il percorso ideato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e dedicato alla sostenibilità ambientale argomento di cui si discuterà al “Salone del Gusto Terra Madre 2016” in programma a Torino dal 22 al 26 settembre prossimi. Si può così scoprire il progetto SEeD, seme, appunto, acronimo di “Systemic Event Design”. Oggi parliamo di riciclo.

Si sa che 100 kg di stoviglie monouso compostabili, avviati al trattamento, permettono di non immettere nell’atmosfera 60 Kg di CO2? Un risparmio equivalente a sei auto che percorrono 50 Km o all’energia consumata da 385 lampadine da 50 watt accese tutto il giorno.terramadrepiattiplasticaln

Quest’oggi in “Seminiamo Sostenibilità” si parla proprio dei materiali utilizzati per la fruizione del cibo durante “Terra Madre Salone del Gusto”. L’obiettivo primario del progetto, vale a dire la riduzione progressiva dell’impatto ambientale in tutte le edizioni dell’evento, ha condotto anche a un’attenta e consapevole selezione di materiali per la tavola il più possibile sostenibili.

Che senso avrebbe infatti godere delle gioie di un cibo buono, pulito e giusto servendosi di posate e piatti realizzati con materiali non valorizzabili che generano rifiuti?

La necessità di realizzare un evento il più possibile sostenibile ha convinto così gli organizzatori a proporre ai vari espositori l’utilizzo di materiali per la fruizione del cibo biodegradabili e compostabili. Tali materiali, che sono il “Mater-Bi®” dell’azienda partner Novamont e la polpa di cellulosa, nascono dalla Terra, ossia da materie prime rinnovabili di origine naturale (l’amido di mais), e lì tornano alla fine del loro ciclo di vita. Attraverso la raccolta differenziata nell’organico e grazie al compostaggio infatti questi materiali vengono trasformati in terriccio fertile o compost da utilizzare nell’agricoltura.

Slow Food ha scelto di applicare lo stesso ragionamento agli shopper e ai sacchetti per la spesa che verranno utilizzati durante l’evento: per questo nell’edizione 2008 di “Terra Madre Salone del Gusto” l’associazione è stata la prima ad utilizzare esclusivamente shopper biodegradabili e compostabili, eliminando così i sacchetti di plastica già due anni prima che fossero dichiarati illegali.terramadrematerbisacchettoln

Oggi la legge italiana vieta l’utilizzo di buste per la spesa di plastica, altamente inquinanti, ma purtroppo ancora molti commercianti ne fanno utilizzo (1 sacchetto su 2 in circolazione è infatti illegale) alimentando un mercato nero che è controllato in gran parte dalla criminalità organizzata con un giro d’affari pari a 160 milioni di Euro, di cui 30 milioni solo per evasione fiscale (Dati 2016, Legambiente, campagna “Un Sacco Giusto”). Per rispondere a questa criticità si è quindi deciso di commercializzare unicamente buste per la spesa e shopper biodegradabili e compostabili durante “Terra Madre Salone del Gusto 2016”.

Ma che cosa vuol dire esattamente “biodegradabile” e “compostabile” e perché sono proprietà così importanti?

Partendo dalla biodegradabilità, questa è la capacità di sostanze e materiali organici di essere ridotti in sostanze più semplici mediante l’attività enzimatica di microorganismi e si configura come uno dei fenomeni sui quali si basa il ciclo naturale della vita sulla Terra. La compostabilità, invece, è la capacità di un materiale organico di trasformarsi in terriccio o compost fertile mediante il compostaggio, ossia un processo biologico controllato dall’uomo, ma reso possibile dall’azione di batteri e funghi. Quindi così come in natura le sostanze organiche vengono “degradate” in molecole inorganiche di acqua, anidride carbonica e metano, allo stesso modo i materiali biodegradabili e compostabili possono ritornare alla Terra.

A casa utilizziamo sacchetti biodegradabili e compostabili per la raccolta dei rifiuti organici? E se si organizza una festa con molti invitati, quali stoviglie si usano? Bisogna ricordare che quando si acquistano e utilizzano materiali biodegradabili e compostabili nella vita di tutti i giorni è un po’ come se si facesse il compost a casa: adottando questi materiali non si producono infatti rifiuti che inquinano la Terra, ma risorse in grado di nutrirla. Non acquistiamo rifiuti, ma generiamo compost e dimostriamo di voler bene alla Terra.

Marcello Di Meglio

Leggi l’articolo originale: Terra Madre 2016. No agli shopper in plastica, si al riciclabile per compost