La creazione dello spettacolo è avvenuta seguendo le emozioni suggerite dalla musica per rendere omaggio alla musica stessa, sottolineandone le sfumature e dando spazio sia a tecnica e virtuosismi, sia ad una lettura più contemporanea come avviene per la Danza delle Streghe dall’opera Macbeth.
In apertura Aida, opera di Giuseppe Verdi tra le più note e rappresentate nel mondo, le cui danze trovano massima espressione nel celebre Trionfo. Seguono la già citata Danza delle Streghe dal Macbeth (evocazione di Ecate da parte delle streghe), ballabile forse tra i più belli mai scritti da Verdi e l’intenso preludio da Attila. La Traviata che, pur non contenendo pagine espressamente dedicate al balletto, ben si presta alla danza con il suo celebre “Libiamo”, i cori di Zingarelle e Toreri ed altri brani tra cui i due preludi, completa la prima parte che si conclude con un brillante divertissement sulle straordinarie musiche da Otello. Nella seconda parte “Le quattro stagioni”, splendido ballabile tratto dai Vespri Siciliani. Trenta minuti dedicati al balletto, un piccolo capolavoro per la danza in un incalzante susseguirsi di emozioni.
Le coreografie sono di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti, mentre la scenografia d’impatto ed esclusiva con le suggestive immagini sono dell’artista Daniela Grifoni.
FRANCESCA CAMPONERO